ALBA ADRIATICA – Sono stati arrestati, ma possono godere del beneficio degli arreti domiciliari, Sante Spinelli e Danilo Levakovic (nella foto al processo dell’Aquila), i due rom di Alba assolti in primo grado e condannati in Appello per l’omicidio di Emanuele Fadani, il commerciante di 38 anni ucciso il 10 novembre 2010 con un pugno all’esterno di un bar della cittadina. I carabinierui hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nella tarda serata di oggi, impnendo ai due la detenzione nelle rispettive abitazioni. L’ordinanza è della Corte d’Assise d’appello dell’Aquila, la stessa che ha rifornato la sentenza del gip di Teramo, su richiesta della procura generale aquilana. Una richiesta avanzata tre giorni dopo la sentenza dei giudici di secondo grado, emessa lo scorso 13 marzo, con cui si confermava la condanna per omicidio preterintenzionale di Elvis Levakovic a 10 anni di reclusione e si capovolgeva l’assoluzione degli altri due con la loro condanna, per concorso nello stesso reato, alla stessa pena. Il procuratore generale ha dunque chiesto l’arresto in carcere per Danilo e Sante, la Corte ha deciso di accogliere solo parzialmente questa richiesta, concedendo ai due i domiciliari, motivandoli, un pò clamorosamente, con il pericolo di fuga degli zingari. Rischio che, per un reato così grave, è difficile evitare non tenendoli in carcere. Insomma, il caso Fadani continua a tenere banco nella sua attualità con un’altra decisione che farà discutere.
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